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Donare il cinque per mille: ecco come scegliere l’ente giusto

Ogni anno le persone sono chiamate a compilare la propria dichiarazione dei redditi, solitamente intorno a maggio, con tempo a disposizione fino a settembre. All’interno di questo documento, oltre che la propria situazione finanziaria, ci viene richiesto di scegliere a chi devolvere il nostro 5×1000.

Non è obbligatorio, ma è un ottimo modo per fare del bene senza impegno. Si tratta di una parte dell’IRPEF che, invece di rimanere allo Stato, può essere assegnata a realtà no-profit impegnate in ambiti come la ricerca scientifica, la tutela ambientale, la cultura e il sostegno alle persone più fragili.

Tra gli enti che possono ricevere il cinque per mille, in particolare, ci sono associazioni di volontariato, organizzazioni di ricerca sanitaria, enti di promozione sociale e istituti che forniscono assistenza sociosanitaria.

Tra questi, anche associazioni socio sanitarie come VIDAS, la quale offre cure palliative ai malati inguaribili. Sostenere VIDAS con il proprio cinque per mille significa garantire a pazienti affetti da gravi patologie la possibilità di ricevere assistenza domiciliare e in hospice, migliorando la loro qualità di vita e quella delle loro famiglie nei momenti più difficili. 

Come scegliere quindi l’ente migliore per donare il proprio 5×1000? Nell’articolo che segue daremo qualche chiara indicazione su cos’è esattamente questa possibilità e come capire a chi devolverlo.

Che cos’è il 5×1000 e come si dona

Facciamo un passo indietro, prima, e cerchiamo di spiegare con precisione cos’è il 5×1000. Si tratta, come abbiamo già accennato, di una quota dell’IRPEF che ogni contribuente può destinare a enti e organizzazioni no-profit senza alcun costo aggiuntivo.

Questa misura è stata introdotta con la Legge Finanziaria del 2006 ed è poi stata resa permanente nel 2014, permettendo in questo modo di sostenere attività di interesse sociale, culturale e scientifico.

Possono beneficiarne associazioni di volontariato, enti di ricerca, organizzazioni impegnate in ambito sanitario, culturale e ambientale, oltre ai Comuni, che possono utilizzare i fondi esclusivamente per iniziative sociali. 

Donare il 5×1000 è un’operazione semplice che si effettua al momento della dichiarazione dei redditi, dove è possibile indicare direttamente a quale ente rivolgere il proprio indicando il suo Codice Fiscale nell’apposito riquadro e firmando il consenso.

È importante sottolineare che non è un costo aggiuntivo per il contribuente, ma una redistribuzione di una parte delle imposte già dovute e per questo non richiede alcun impegno ma permette di portare grandi aiuti a questo genere di realtà.

Come scegliere l’ente giusto per donare il proprio 5×1000

Chiarito quanto sia importante devolvere il proprio 5×1000, come si fa a scegliere l’ente migliore? Non esiste uno migliore in assoluto, tutti sono impegnati a portare qualcosa di positivo nella società, ma dovendone scegliere uno solo sarebbe meglio trovare quello più affine a noi.

Quali sono i temi che ci stanno più a cuore? Salute, ricerca, cultura, sport o assistenza sociale? È quindi suggerito identificare l’ambito che si desidera supportare, così da restringere il campo tra gli enti beneficiari. 

Per avere maggiore consapevolezza nella scelta è bene informarsi presso l’ente stesso su quali sono i modi in cui verranno utilizzati i fondi e come sono stati usati negli anni precedenti.

VIDAS, ad esempio, grazie alle donazioni del 5×1000 nel 2024 ha potuto offrire assistenza a numerosi pazienti affetti da malattie inguaribili. In particolare, come si legge dal loro sito, ha garantito cure a 1.763 adulti nelle loro case e a 400 ospitati in Casa VIDAS.

Inoltre, ha fornito supporto a 54 bambini e ragazzi gravemente malati in Casa Sollievo Bimbi e a 105 al loro domicilio. Ogni contributo si è tradotto in un aiuto concreto per migliorare la qualità della vita di queste persone e delle loro famiglie.